A
Abaco |
Coronamento del capitello e appoggio del sovrastante architrave. Semplice parallelepipedo di pianta quadrata nel capitello dorico, negli altri ordini le sue facce, composte da modanature spesso intagliate, seguono l’andamento dei motivi ornamentali sottostanti con una leggera concavità verso l’esterno. |
Abbazia |
"(meno comune abazia) Comunità di religiosi governata da un abate, e autonoma. Costituita da un complesso architettonico: la chiesa, di regola di tipo basilicale, disposti sui lati di un chiostro i fabbricati per l’abitazione dei monaci, comprendenti la sala capitolare, destinata alle riunioni, la biblioteca, i dormitori, il refettorio; poco distanti quelli per i servizi e l’abitazione dell’abate." |
Abbaino |
Apertura con finestra, sporgente rispetto allo spiovente della copertura, destinato all’illuminazione del sottotetto od anche per accedere al tetto stesso. |
Abetella |
Tronchi ricavati dal fusto di abete, grossolanamente squadrata, della sezione media di cm 11x 13 o 13 x 16, e lunghezza da 5 a 8 - 9 ml. Usata per ponteggi provvisori e puntellamenti. |
Abitazione |
insieme di spazi destinati alla residenza di uno o più nuclei familiari (abitazione unifamiliare, abitazione collettiva) le cui caratteristiche sono determinate dalle differenti condizioni geografiche, ambientali, etniche, storiche e sociali; vedi anche, Alloggio, Appartamento, Casa. |
Abside |
Costruzione a pianta semicircolare ricoperta da una volta a calotta semisferica detta catino. Elemento tipico dell’architettura romana, usata talora in funzione analoga alla nicchia, ma soprattutto come soluzione terminale delle basiliche. Poi nelle chiese cristiane come sfondo della navata e dell’altare, oppure si ripete aprendosi radialmente attorno alla cupola dominante al centro dell’edificio. |
Acciaio |
"Lega di ferro e carbonio prodotta allo stato fuso, con tenore di carbonio inferiore a 1,7 %, che può essere fucinata sia a caldo sia a freddo. Gli acciai vengono raggruppati in due categorie: acciai al carbonio e acciai speciali. I primi con percentuali di silicio e manganese, si distinguono in extra-dolci (usati per ingranaggi, perni, ecc.), dolci (bulloneria, lamiera, ecc.), semiduri (barre per c. a., rotaie, ecc.), duri (canne per fucili, scalpelli, ecc.), extra-duri (strumenti agricoli, utensili vari, ecc.). Gli acciai speciali o acciai legati contengono oltre al ferro e al carbonio altri elementi chimici (nichel, cromo, vanadio, ecc.) che ne migliorano le prestazioni meccaniche e tecnologiche. Fra questi: gli acciai da costruzione; acciaio armonico usato per la realizzazione dei trefoli nelle strutture in cemento armato precompresso, e acciaio inossidabile nella cui lega è presente un’elevata percentuale di cromo, che lo rende particolarmente resistente alla corrosione e/o all’ossidazione." |
Acciottolato |
Pavimentazione stradale formata da uno strato di ciottoli posati su un letto di sabbia con la loro dimensione maggiore perpendicolare al piano stradale. |
Accollo (in) |
Parte di muro che sporge in fuori, sostenuta da mensola o altro. |
Accorpata / o |
Colonna con entasi, o muro che, per un cedimento, si sia gonfiato in un punto. |
Acquedotto |
"Canale murato, esterno o interrato, per condurre l’acqua da un luogo a un altro. Gli elementi che costituiscono un acquedotto moderno sono: la presa (od opera di presa), per raccogliere l’acqua da un luogo dove essa sia presente; la condotta adduttrice, che trasporta l’acqua dal luogo ove avviene il rifornimento al luogo ove viene utilizzata; il sebatoio, per immagazzinare l’acqua non consumata subito. Poi avviene l’erogazione ai consumatori mediante una rete capillare di distribuzione. Celebri sono gli acqedotti romani di cui restano arcate, viadotti, sopraelevate, a testimoniare la perfezione di una tecnica esperta: undici acquedotti portavano l’acqua a Roma e numerosissimi erano poi quelli che servivano le varie provincie dell’Impero." |
Acropodio |
Piedistallo, a base quadrata, di una statua o di una colonna. |
Addentellato |
(anche ammorsato) Struttura muraria formata da elementi (pietre, mattoni, ecc.) variamente sporgenti, in modo da consentire l’innesto di analoghe strutture. Le pietre sporgenti si dicono borni, gli spazi intermedi morse e il loro insieme risega. |
Adobe |
Termine arabo che indica una tecnica di costruzione degli edifici in terra. I muri sono realizzati in mattoni di terra cruda essiccati al sole, di dimensioni variabili da cm 10 x 20 x 40 e oltre. Possono essere realizzate (con o senza cassaforme) anche volte e cupole. La terra, scelta secondo la sua consistenza e composizione, viene impastata con acqua e leganti vegetali (paglia sminuzzata). Occorre prevedere un tetto sporgente per proteggere i muri dalla pioggia, e fondazioni in pietra, per proteggere i muri dall’erosione da parte delle acque di scolo e dalla risalita dell’umidità per capillarità. |
Aeròstilo |
Quando l’intecolunnio è superiore alla misura di tre diametri. |
Affresco |
Pittura eseguita con vari procedimenti sull’intonaco ancora fresco del muro sia esterno sia interno. |
Aggettante |
Quando un elemento architettonico o strutturale sporge in fuori, rispetto a un piano o allineamento di riferimento. Si dice aggetto anche la sporgenza di una modanatura o di una cornice. |
Aggottare |
Mantenere asciutto il fondo di uno scavo (a sezione obbligata o di sbancamento) in terreno acquoso per acqua meteorica o di falda. |
Aggraffatura |
Unione di due lamiere fatta sovrapponendo i lembi e ripiegandoli doppiamente su sé stessi. L’operazione di chiusura è ottenuta con macchine che tramite rulli schiacciano i bordi ripiegati di due lamiere. E’ molto usata per tubi di lamiera sottile come quelli per grondaie, canne fumarie, e anche per scatolame metallico. |
Agorà |
La piazza centrale delle città greche, luogo di riunione e di mercato. Intorno ad essa sorgevano i monumenti pubblici più importanti. |
Alabastro |
"Nome di due diversi tipi di rocce sedimentarie, una gessosa (meno pregiata) e l’altra calcarea; entrambe simili al marmo ma più tenere e più trasparenti. Varietà: alabastro occhiuto, venato, cipollato." |
Alburno |
"Parte più esterna del tronco dell’albero; chiara, più leggiera e più umida della parte interna, che è detta durame." |
Alcazar |
Artistiche fortezze o cittadelle di età musulmana. Famosi gli A. di Cordova, di Siviglia, di Segovia, di Toledo. |
Allettare |
Collocare ed assestare nel letto di malta ancora fresca gli elementi che co- stituiscono un pavimento od un rivestimento. |
Altana |
Costruzione sul tetto di un edificio. Anche balcone coperto, sporgente dall’ edificio. E’ caratteristico dei palazzi barocchi dell’Italia centrale, specialmente a Roma. (ad es. Palazzo Rucellai, Ruspoli, Mattei, Altemps, Falconieri). |
Altare |
Tavola, posta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici. L’altare romano era, diversamente dall’ara, destinato alle maggiori divinità. Sue parti sono: il grado, la mensa, il palio, la predella, il ciborio. |
Altorilievo |
Tipo di bassorilievo, ma tende di più al tutto tondo nel modellato delle figure, e quindi si avvicina al gruppo statuario, mentre il bassorilievo alla pittura. |
Alveolare |
"Materiale che ha struttura ad alveoli, non comunicanti tra loro, sia per sua natura sia a seguito di specifici processi di lavorazione. Tali materiali hanno un coefficiente di conducibilità termica molto basso quando sono in stato di quiete; sono generalmente cattivi conduttori di calore e buoni isolanti termici. Tra gli alveolari naturali, la perlite, la pomice; fra quelli lavorati, il polistirolo espanso, il PVC espanso, lo stesso calcestruzzo di cemento nel cui impasto è aggiunta polvere di alluminio." |
Ambrogetta |
Laterizio per pavimenti o per rivestimenti, di forma ottagonale. |
Amianto |
Minerale fibroso, flessibile e tenace, è resistente al calore ed agli acidi, buon isolante termico. Impastato con cemento forma prodotti del tipo eternit. In polvere è usato per intonaci e stucchi. |
Anaglifo |
Lavoro di rilievo su pietra dura, cammeo e simili. |
Anfiprostilo |
Tempio rettangolare con cella fronteggiata su ambedue i lati brevi da colonne, generalmente quattro, sormontate dal frontone. Pronao è il portico della facciata anteriore, opistodomo quello dellla facciata posteriore. |
Anfiteatro |
"Edificio di forma ovale o circolare che era destinato, nell’antica Roma, agli spettacoli delle lotte fra gladiatori e belve, e raramente anche di combattimenti navali (naumachia). Le sue parti: l’arena, dove si svolgevano i combattimenti; il podio, sul quale erano i seggi dell’Imperatore, con le Vestali, consoli, magistrati e sacerdoti; la cavea, gradinate dove stavano gli spettatori; i vomitatori, da cui entravano e uscivano gli spettatori. Sotto l’arena si costruiva un complesso di corridoi e ambienti, che serviva per far uscire le belve e sollevare i più macchinosi apparati." |
Anta |
Parte mobile di un serramento, composta da telaio opaco o trasparente. Anche pilastro in testata di un muro, da cui deriva il tempio greco in antis, avente il pronao chiuso alle estremità laterali dal prolungamento dei muri longitudinali della cella, e le loro testate sono i pilastri terminali del portico in facciata. |
Antibecco |
Sperone sporgente dalla pila di un ponte che infrange l’impeto delle acque, sud- dividendole fra le arcate e attenuandone l’urto. |
Apparecchio |
E’ la divisione di una pietra da taglio nelle sue parti (conci). |
Appartamento |
L’insieme dei locali che formano l’abitazione di una famiglia. |
Arcale |
Ciascuno dei pezzi che compone la centina. |
Arcarecci |
Sono, nelle coperture a falde di tetto, le travi secondarie disposte parallelamente alla linea di colmo e ortogonali ai puntoni che ad essi sono fissate. |
Arcata |
Serie di archi che poggiano su colonne o pilastri, sia nel caso di portici sia nel caso di pareti traforate come nei ponti o negli acquedotti, o negli antichi teatri e anfiteatri. Da tale termine deriva arcatella: serie di archetti pensili, hanno funzioni decorative o costruttive. Si chiama arcatella anche il singolo elemento, e differisce dall’archetto, perché forma gallerie cieche o praticabili. |
Architrave |
Elemento architettonico orizzontale che viene appoggiato, incastrato o incorpo- rato sopra due elementi portanti (piedritti), chiudendo superiormente un vano quadrangolare, e sostenendo il peso dell’eventuale carico sovrastante. Nel tempio greco l’A. è la parte inferiore della trabeazione. |
Archivolto |
Fascia che sporge dalla parete e gira sulla curva dell’arco. Non incide nella struttura dell’arco e può essere arricchita di elementi decorativi. |
Arco |
"Struttura posta su due piedritti, praticata o in un muro o sopra un vuoto, che trasferisce il carico sovrastante ai sostegni mediante azioni combinate di peso e di spinta in modo che l’intera struttura sia soggetta soltanto a sollecitazioni di compressione. Le sue parti sono: intradosso, la curva interna dello spessore dell’ A.; estradosso, quella esterna; chiave, la porzione più alta; imposta, la superficie di appoggio; corda (o luce, o portata, o sottotesa), la distanza fra i piedritti; freccia, distanza fra il centro della corda e la chiave. Le forme principali dell’A. sono: a tutto sesto se l’intradosso è formato da un semicerchio; acuto se risulta da due archi che formano un vertice; rampante se è asimmetrico, con piani di imposta posti a diverso livello; rialzato se l’intradosso è semicircolare ma posto superiormente rispetto alla linea di imposta; ribassato se la porzione d’A. è minore della semicirconferenza; scemo se ha un unico centro posto in- feriormente alle linee di imposta; tudor se l’A. è ribassato con intradosso formato da due curve raccordate con due tratti rettilinei uniti a cuspide." |
Ardesia |
Pietra lamellare, detta anche lavagna, della famiglia degli argilloscisti, formata, soprattutto, da quarzo e feldspato. Il colore va dal turchino-grigiastro al nero-plumbeo. Utilizzata principalmente come manto di copertura per tetti ed anche per pavimentazioni e rivestimenti. |
Arena |
Spazio di forma ellittica o circolare dell’anfiteatro (vedi), riservato allo spetta- colo. Anche luogo in cui si tengono gare o competizioni di qualsiasi genere. |
Arenaria |
Roccia sedimentaria, della famiglia delle rocce sabbiose. Possono essere monogeniche quando il detrito sabbioso proviene dal disfacimento di un solo tipo di roccia, poligeniche invece, da detriti di rocce diverse (arenaria rossa, arenaria molare, pietra serena, pietra morta). |
Argilla |
"Roccia sedimentaria poco coerente, plastica, di aspetto terroso; oltre ai silicati d’alluminio, contiene diversi altri silicati, ossidi e solfuri di ferro. L’A. espansa viene prodotta in forma di granuli ottenuti agglomerando l’A. con poca acqua. Viene usata, quale inerte, per la confezione di calcestruzzi leggeri, oppure per la fabbricazione di mattoni adatti per la realizzazione di pareti con elevato potere coibente (mattoni forati)." |
Armatura |
Struttura provvisoria di sostegno, che permette un appoggio alle opere che devono essere erette, fino al completamento delle stesse, quando queste sono arhi o volte, l’A. prende il nome di centinatura. Non è provvisoria quando invece si indica l’insieme di barre a sezione circolare in acciaio, utilizzate nel calcestruz- zo armato, che conferiscono alla struttura una maggiore resistenza statica. Se lo sforzo di trazione è rilevante le barre vengono munite di speciali piastre di ancoraggio. Possono essere poste in opera dentro le casseforme, fissandole con legature provvisorie (copriferro), oppure fuori opera preparando le gabbie dell’A. e disponendole già pronte entro le casseforme (ad esempio per i pilastri). |
Armille |
I conci radiali di uguale altezza di un arco. Nell’edilizia moderna sono così chiamate i collari di ferro piatto che fissano al muro esterno gli elementi dei pluviali di discesa dell’acqua piovana. |
Arricciatura |
" Lo strato più importante dell’intonaco, costituito da malta di cemento e/o malta idraulica con inerti di fine granulometria. L’A. viene distesa o con una cazzuola grande a punta mozza o con intonacatrice ad aria compressa; lo spessore che ne deriva è di circa 1 cm." |
Ascialone |
Travetto di legno simile alla mensola e al gattello. |
Asfalto |
" Indica sia il bitume, sia la roccia calcarea impregnata di bitume. E’ utilizzato soprattutto per le pavimentazioni stradali ma anche per impermeabilizzare coperture di edifici, ecc. L’asfalto a freddo è un’emulsione di bitumi distillati con acqua; ha una breve durata e non può essere applicato con temperature inferiori a 10 °C ed in locali non areati, usato per la rapida riparazione di vecchie impermeabilizzazioni." |
Assestamento |
Parziale cedimento che una struttura subisce senza per altro conpromettere l’equilibrio dell’edificio stesso. Anche il modo di sistemare i mattoni o i conci in un’opera muraria. |
Assito |
" Parete o pavimento costituito da tavole, semplicemente accostate o connesse in vario modo (a maschio e femmina, a bietta, a coprigiunto); possono costituire il solaio in legno di un edificio, ed essere usate nei ponteggi in legno. " |
Astilo |
Edificio che non ha colonne. |
Astràgalo |
" Modanatura che separa il fusto della colonna dal capitello e dalla base; formata da un tondino e listello sovrapposti, ma anche la sottile modanatura a profilo semicircolare (tondino) che separa le maggiori membrature." |
Ateneo |
Edificio destinato a luogo di istruzione superiore, in origine il nome venne dato a un istituto fondato a Roma dall’Imperatore Adriano, dove s’insegnavano lettere e giurisprudenza. |
Atrio |
Ingresso, prima parte coperta di un edificio, diversamente dal vestibolo che si trova all’esterno. Era l’antico ingresso nella casa romana e dava accesso al tablinum, la stanza principale, di solito era coperto ma con una larga apertura nel tetto (compluvium) da cui l’acqua piovana cadeva in una vasca sottostante (impluvium). |
Attico |
Nell’edilizia moderna si intende la parte costruita al di sopra del cornicione o comunque l’ultimo piano, arretrato rispetto al filo dell’edificio. E’ anche quella zona di muro pieno o a balaustra collocata sopra il cornicione per nascondere il tetto, o per portare iscrizioni. |
Autosilo |
Autorimessa a più piani. |
Avventurina |
" Varietà di quarzo molto rara, che presenta un luccichio di vario colore; dal bianco, azzurro, verde al rosso-bruno." |
Azimut |
Angolo diedro formato dal piano verticale che passa per un punto cardinale (generalmente Nord o Sud) e il piano meridiano che passa per il luogo di osservazione in un dato momento. L’A. del sole è misurato a partire dal suo geografico. Nell’emisfero boreale, l’A. del sole, alle ore 12, è pari a zero. |