T
T (profilati a ) |
Profilati a caldo di acciaio a forma di T. Possono avere spigoli vivi ed altezza variabile da 20 a 50 mm (norma UNI 739-740), oppure spigoli arrotondati ed altezza variabile da 60 a 100 mm (norma UNI 731-732). Utilizzati, soprattutto i primi, per la realizzazione di edifici a struttura metallica, sono, in genere, accoppiati fra loro oppure con altre membrature. |
Tabernacolo |
"Elemento architettonico costituito da un’edicola o nicchia, dove sono conservate immagini sacre, vasta è la sua collocazione; all’interno di una chiesa, una casa, su una strada, ecc. Quando il T. è chiuso e posto sopra l’altare di una chiesa è detto anche ciborio, e serve a contenere l’Eucarestia. Presso gli antichi romani il T. era la tenda da campo dove il comandante militare poteva, in essa, ottenere auspici." |
Tagliolo |
Nome del laterizio che serve a chiudere gli archi. |
Tamburo |
Elemento architettonico a parete verticale a forma cilindrica o prismatica che poggia sui pennacchi e sostiene la cupola, inserito, spesso, nelle chiese medievali e rinascimentali, come elemento di raccordo sia costruttivo, sia formale, fra le navate e la cupola. Molto spesso è sorgente di luce naturale, se nelle sue pareti sono praticate ampie finestre. Il T. è anche sinonomo di rocchio. |
Tarsia |
"La singola opera che si ottiene intarsiando; v. intarsio." |
Tassello |
Piccolo pezzo di legno, metallo o altro impiegato per connettitura o ripieno. Nell’arte dell’intarsio o del mosaico i T. sono i piccoli pezzi di legno, avorio, ecc. che costituiscono l’elemento principale per il compimento dell’opera. |
Tatami |
"Elemento modulare di paglia di riso e rivestito superficialmente da giunchi sottili intrecciati; i T. sono una sorta di stuoie che costituiscono il caratteristico pavimento delle case tradizionali giapponesi. Il loro spessore varia da 5 a 6 cm e le dimensioni superficiali sono circa 91 per 182 cm (corrispondono allo spazio occupato da una persona sdraiata)." |
Tavella |
Laterizio di piccolo spessore (3 cm) e di notevoli dimensioni superficiali (circa 25 x 50 cm), impiegato per pavimenti ma soprattutto per la realizzazione di controsoffitti appesi al solaio. I bordi lunghi sono scanalati, quindi adatti alla collocazione di tondini di ferro murati con malta cementizia (controsoffitto Perret). |
Tavellonato |
Pavimento per il piano terra costituito da tavelloni (vedi) affiancati in filari regolari, i tavelloni poggiano su bassi muriccioli fra i quali deve essere assicurata buona ventilazione per l’isolamento dall’umidità. Si dice T. anche un tipo di controsoffitto realizzato con tavelle (vedi). |
Tavellone |
Laterizio forato, parallelepipedo, di spessore variabile da 8 a 10 cm e di notevoli dimensioni superficiali (fino a 25 cm per l’altezza, e 200 cm per la lunghezza). E’ impiegato sia per tramezzi sia per alcuni tipi di solaio. |
Teatro |
Insieme di differenti discipline, che si uniscono e concretizzano nell'esecuzione di un evento spettacolare dal vivo. Proveniente dal greco θέατρον (théatron, che significa "spettacolo"), dal verbo θεαομαι (théaomai, ossia "vedo"[1]), comprende le arti tramite cui viene rappresentata, sotto forma di testo recitato o drammatizzazione scenica, una storia (un dramma, parola derivante dal verbo greco δραω drao = agisco). Una rappresentazione teatrale si svolge davanti ad un pubblico utilizzando una combinazione variabile di parola, gestualità, musica, danza, vocalità, suono e, potenzialmente, ogni altro elemento proveniente dalle altre arti performative. Non sempre è necessaria la presenza di un testo: il movimento del corpo in uno spazio con fini artistici ed illustrativi, eseguito di fronte ad uno spettatore, è definito di per sé teatro. Oltre al teatro di prosa in cui la parola (scritta o improvvisata) è l'elemento più importante, il teatro può avere forme diverse, come l'opera lirica, il teatro-danza, il kabuki, la danza katakali, l'opera cinese, il teatro dei burattini, la pantomima, che differiscono non solo per area di nascita, ma per il differente utilizzo sia delle componenti che costituiscono la rappresentazione, sia per i fini artistici che esse definiscono.
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Tegola |
"Elemento di piccole dimensioni in laterizio o in cemento-amianto, utilizzato per la realizzazione del manto di copertura delle falde inclinate dei tetti. La T. marsigliese è in terracotta e piana, le dimensioni superficiali sono circa 24 x 39 cm; sono incastrate fra loro per mezzo di piccole scanalature sui bordi. La T. portoghese è in terracotta ed è formata, in un solo pezzo, da un embrice e da un coppo; v. embrice, coppo, cemento-amianto." |
Telaio |
Negli infissi indica ognuno degli elementi fissi che sostengono, mediante cerniere, gli elementi mobili, e sono in contatto con il controtelaio (vedi), o direttamente con la muratura. Il T. mobile è la struttura composta da montanti e traversi che costituisce l’elemento apribile di un serramento. |
Telamone |
Scultura che raffigura un corpo maschile che ha la funzione di elemento portante, spesso è raffigurata solo la sua parte superiore, poggiante, al disotto delle anche, su un piedistallo. |
Tempera |
"Tipo di tintura costituita da sospensioni acquose di pigmenti e cariche finemente macinate, con l’aggiunta di colle naturali o sintetiche. Le T. sono impiegate solo per tinteggiature d’interni, perché poco resistenti all’acqua. La T. è anche una tecnica pittorica e per decorazioni; consistente in colori stemperati con latte o acqua di colla e applicata all’intonaco secco; v. affresco." |
Tempio classico |
"Nel tempio di Zeus ad Olimpia è realizzato il “canone”del tempio dorico: l’elevato poggia su un basamento, lo stilobate, di m 27,68 x 64,12, che è sollevato dal terreno mediante tre gradini (crepidoma). Il nucleo centrale è costituito dalla cella che misura 100 piedi, dove è posta la statua del dio, è a tre navate (maggiore quella centrale), divise da due file di sette colonne a due piani. L’ingresso alla cella, in direzione Est, avviene dal pronao, che si ripete in uguale forma ad Ovest e prende il nome di opistodomo. Il peristilio (deambulatorio attorno alla cella) è composto da 6 colonne sui fronti e da 16 sui lati longitudinali. Sopra le colonne corre perimetralmente la trabeazione composta dall’architrave, dal fregio (metope e triglifi) e dalla cornice. La copertura è a spioventi e nei due fronti il frontone triangolare è scolpito. Il tempio ionico non ha una canonizzazione come il tempio dorico e rispetto a questo ha dimensioni maggiori, tanto che spesso è privo di copertura (T. iptero); spesso la peristasi è formata da un doppio giro di colonne attorno alla cella (T. diptero), le quali sono più snelle di quelle doriche. La trabeazione ha il fregio continuo, e l’architrave è tripartito; v. dorico, ionico, corinzio, capitello, colonna, trabeazione." |
Tenia |
Modanatura liscia con cui l’architrave della trabeazione dell’ordine ionico e corinzio è suddiviso. |
Tensostruttura |
"Tipo di struttura che evita l’utilizzo di elementi inflessi, cioè una struttura i cui elementi siano prevalentemente tesi o compressi; si affida il sostegno dei vari piani dell’edificio, anziché alle consuete strutture di elevazione innalzate sulle fondamenta, ad una fitta rete di cavi di acciaio, sostenuti in alto da un sistema di sostegni centrali, concentrati in una zona ristretta della pianta, consentendo di ottenere spazi liberi con il minimo impiego di materiale." |
Teocalli |
Grandissime costruzioni religiose dei messicani, all’interno vi era l’altare per i sacrifici umani. |
Tercisato |
"Sottofondo per la posa in opera di pavimenti a lastre; è costituito da un leggero strato di malta di calce." |
Terraglie |
Tipo di ceramica più economica, formata da una pasta porosa bianca, i cui componenti sono: l’argilla, il quarzo, il feldspato, con l’aggiunta o meno di calcare. La cottura avviene fra i 1100 e 1200 °C ottenendo le T. tenere, oppure a 1300 °C ottenendo le T. forti. Il prodotto è ricoperto di una vernice trasparente a base di borosilicati. Ha larghissimo impiego specialmente per gli usi domestici e per la fabbricazione di articoli sanitari. |
Terranova |
Tipo di intonaco per esterni colorato nell’impasto. Viene spruzzato sulle pareti con apposita macchina. |
Terracotta |
Argilla che viene modellata e poi cotta nella fornace. Si usa per fabbricare utensili vari, oggetti artistici, ecc. |
Terzetto |
Laterizio più piccolo del mattone pieno. |
Testa |
"È la larghezza del mattone pieno. Con tale termine s’indica, anche, lo spessore di un muro (ad es. muro a una T., muro a due T., ecc.); v. mattone." |
Tetràpilo |
"Arco quadrifronte; monumento a pianta quadrata con quattro porte opposte fra loro, è collocato in un incrocio ortogonale di due strade." |
Tetrastilo |
Tempio che presenta quattro colonne sul fronte. |
Tetto |
Copertura di un edificio che ha la funzione di proteggere l’interno dagli agenti atmosferici, e nello stesso tempo di far defluire le acque piovane. |
Tholos |
Costruzione circolare, costruita con conci legati a formare un anello, diminuendo di diametro fino a chiudersi in alto. Tali strutture sono dette anche pseudocupola, esempi sono: le T. di Micene, i nuraghi sardi, ecc. In Grecia tale termine designa il tempio circolare periptero (T. di Delfi, di Epidauro, di Atene). |
Tiburio |
Costruzione analoga alla cupola, ma invece di avere parti voltate è costituita da pareti verticali, impostate su pianta poligonale, coperte da un tetto, che si ripetono concentriche e sporgenti. Oppure è, semplicemente, la conformazione esterna di una cupola, realizzata con pareti verticali, così da nascondere all’esterno la linea curva della cupola. Il T. è una struttura impiegata soprattutto nell’architettura paleocristiana e bizantina, ebbe in genere pianta poligonale, per lo più ottagonale. |
Tìmpano |
In epoca classica il T. è la superficie, in genere decorata con bassorilievi, racchiusa fra la cornice e i due rampanti del frontone. Nel periodo romanico e gotico il T. era la superficie in forma di ogiva o di semicerchio compresa fra l’archivolto e l’architrave dei portali. |
Tinteggiatura |
Coloritura di paramenti superficiali sia interni sia esterni, di soffitti, ecc. |
Tirafondo |
"Grosso bullone dal gambo molto lungo usato per fissare la piastra di acciaio al plinto di fondazione in calcestruzzo armato; l’estremità inferiore del bullone è piegata a gancio, ed annegata nel plinto." |
Tirante |
Asta di una struttura che deve sopportare sollecitazioni di trazione. Ad es. la catena orizzontale della capriata alle cui estremità poggiano i puntoni. |
Toro |
"(anche astragalo) Modanatura dal profilo convesso a semicerchio, utilizzata spesso come base della colonna. Si chiama tondone quando è isolato e di grosso spessore; bastone o tondino quando invece è sottile e unito ad altre modanature." |
Torre |
"Costuzione a forte sviluppo verticale. Può essere isolata o unita in un complesso architettonico, ha varie funzioni: per difesa di città, come campanile di chiesa, come faro, ecc.; v. campanile, faro, minareto, obelisco, torrione, merlo, casa a T." |
Torrione |
"Torre di grande dimensione, e tozza; costruita per difendere gli ingressi delle città, castelli, fortezze, o come fortificazione isolata." |
Tortile |
Colonna con scanalature che formano una spirale. |
Trabatello |
Ponteggio metallico mobile, la sua altezza non supera i 12 m, si muove in direzione orizzontale, mediante ruote gommate, con sistema di blocco. Utilizzato, sia all’esterno, sia all’interno di un edificio, soprattutto per eseguire opere di rifinitura di pareti e soffitti. |
Tracantone |
Rivestimento, in paretine di mattoni o in pannelli di cartongesso, di tubazioni e cavedi. |
Traccagnina |
Antico marmo, di colore giallo-rossiccio, composto da piccoli frammenti colorati. |
Trafilatura |
Lavorazione meccanica che permette di ottenere, da metalli profilati, fili metallici, tubi non saldati, barre sottili. La T. si effettua per mezzo di macchine trafilatrici (filiera), può avvenire a caldo o a freddo. Permette una precisione maggiore di quella ottenuta dal laminatoio. |
Traliccio |
Qualsiasi struttura reticolare (vedi) composta da aste collegate fra loro in modo da formare un sistema più o meno rigido, stabilito da un elemento base della maglia (triangolo, rettangolo, ecc.). Il termine T. può essere anche sinonimo di graticcio: struttura leggera di varia forma e funzione. |
Tramezzo |
"(anche muro divisorio o fondello) Muro sottile che non ha funzione portante; serve a separare ambienti contigui. È realizzato con mattoni forati disposti a coltello, o lastre di gesso, carpilite, legno truciolare, ecc." |
Transenna |
Tipo di recinsione sia per esterni, sia per interni. Come sinonimo di balaustra, s’intende la T. marmorea traforata che separa il presbiterio dalla navata, specie nelle basiliche paleocristiane. Oggi le T. sono le barriere mobili, dell’altezza di un parapetto, realizzate in legno o in ferro, e servono a regolare il traffico in luoghi pubblici. |
Transetto |
Navata trasversale, che si conclude, nelle due parti terminali, con forme absidali, introdotta nelle chiese basilicali, o con pianta a croce. Il T. è inserito fra il presbiterio e la navata o navate longitudinali. Nelle chiese monastiche romaniche e nelle cattedrali gotiche il T. raggiunge, spesso, qualità formali della navata principale, formando al suo incrocio, uno spazio centrale detto crociera sul quale spesso s’imposta la cupola. |
Trave |
"Elemeto ad andamento longitudinale che ha la funzione di sostegno; può essere di legno, di metallo, di calcestruzzo armato, di laterizio; v. reticolare. La distanza fra due appoggi successivi è detta campata; le T. possono coprire più campate successive, o mediante una struttura unica detta T. continua, che costituisce un sistema iperstatico, di comune impiego tecnico, oppure con più T. isostatiche; v. Gerber." |
Traversone |
Nei ponteggi di legno il T. è l’elemento che serve di appoggio ai travicelli che sorreggono il palco. Nei ponti, i T. sono le travi secondarie disposte ortogonali all’asse longitudianele del ponte. |
Travertino |
"Roccia calcarea di origine chimica; piuttosto porosa e fragile, ma resistente agli agenti atmosferici, per questo utilizzata, soprattutto per rivestimenti di superfici esterne e per pavimentazioni esterne ed interne. Ha colore bianco, giallognolo o rossiccio molto chiaro. Ha densità compresa tra 2100 e 2500 kg/mq e resistenza a compressione, secondo le varietà, da 190 a 1200 kg/cmq." |
Travicello |
Trave di modeste dimensioni, impiegata generalmente come orditura secondaria di una struttura (solaio in legno). |
Trefolo |
Ciascuno dei “fili” in acciaio che si avvolgono fra loro a spirale, per formare i cavi d’acciaio usati per la tecnica del cemento armato precompresso (v.), i cavi hanno torsione contraria a quella dei “fili”, per evitare che possano aprirsi. Talvolta, si dispone nel T. un’anima vegetale per ottenere sufficiente flessibilità. |
Trementina |
Resina oleosa che si estrae dal pino, dal larice e dall’abete, dalla sua distillazione si ottiene l’acqua ragia, usata come solvente e per la preparazione di vernici e di colori ad olio. |
Triangolazione |
"Metodo di rilievo topografico; partendo dalla distanza nota di due punti, si procede alla determinazione dei vertici di una serie di triangoli, aventi sempre la stessa base, quella nota, e vertice nel punto incognito da rilevare, è necessario che tutti i triangoli siano su uno stesso piano orizzontale." |
Triclìnio |
"(anche cenacolo) Sala da pranzo delle antiche case romane. Nelle case signorili (esempi se ne trovano a Pompei) potevano essere anche più di una; e usate nelle diverse stagioni dell’anno." |
Trìfora |
Tipo di finestra divisa in tre parti da due colonnette, pilastrini o piantoni. Molto usata nell’architettura medievale e rinascimentale. |
Trigèmina |
"(anche trigeminata) Tipo di finestra o di altra apertura divisa in sei parti; da due colonnette o pilastrini e da una traversa orizzontale." |
Triglifo |
Elemeto decorativo, sporgente e scanalato verticalmente, del fregio della tra- beazione dorica. La sua forma deriva dalla sua originaria funzione, e cioè dalle testate delle travi trasversali del tetto. Ogni T. è coronato in alto e in basso da una piccola fascia detta regula, dalla quale spuntano sei gocce coniche o cilindriche, le guttae. |
Trilobo |
Apertura, dalla cornice triangolare o circolare, divisa in tre lobi. |
Trincea |
"Scavo nel terreno, in cui la profondità e la larghezza sono nettamente minori della lunghezza dello scavo; realizzato per l’inserimento di tubazioni o per fondazioni; v. scavo." |
Trullo |
Caratteristica costruzione della Puglia, dal tetto quasi conico. Consiste in un muro circolare di pietra, dallo spessore notevole, i cui elementi a una certa altezza vengono a formare un sistema anulare, con gli anelli che man mano diminuiscono il loro diametro. I T. presentano analogie con i nuraghi sardi. |
Tubo |
Profilato di acciaio dalla sezione a forma di cerchio, quadrato o rettangolo, generalmente non presenta saldatura. I tubi Innocenti sono quei profilati a sezione circolare impiegati per la realizzazione di ponteggi metallici. |
Tufo |
Pietra porosa formata da sedimenti e incrostazioni e da lave vulcaniche. Esistono varie qualità di T. fra cui: il basaltico, il lacustre, il terroso, il vulcanico, ecc. |
Turrito |
Edificio munito di torri. |
Tuscanico |
"Ordine architettonico di derivazione etrusca; simile all’ordine dorico nel capitello (abaco ed echino), ma il fusto della colonna non è scanalato, e presenta una base, costituita per lo più da un grosso toro, differisce anche per il fregio, che è liscio." |